
La rivoluzione… dell’ambiente: perché l’emergenza è ora.
Negli ultimi 10 anni, solo in Lombardia, si sono verificati almeno 166 eventi climatici estremi, come allagamenti da piogge intense, trombe d’aria, grandinate ed esondazioni con gravi conseguenze sulla cittadinanza e sulle infrastrutture. Nella sola Milano, su un totale di 30 eventi, si sono verificate 20 esondazioni dei fiumi Seveso e Lambro. Negli ultimi anni, prolungati periodi di siccità stanno minacciando la sostenibilità del nostro sistema produttivo e il benessere dei cittadini, come emerso nell’estate del 2022.
Regione Lombardia deve essere in prima linea nella lotta alla crisi climatica, non più rincorrendo le emergenze, ma promuovendo una chiara strategia di prevenzione. Le politiche ambientali devono essere in grado di rispondere al cambiamento del clima mitigando gli effetti negativi e investendo in politiche volte ad aumentare la capacità dei territori di assorbire eventi climatici estremi e spesso imprevedibili.
Piano di riforestazione e cura dei nuovi impianti
Preservare le foreste urbane e il verde in città, tramite l’ampliamento del patrimonio arboreo e boschivo esistente. L’obiettivo è quello di “piantare l’albero giusto nel posto giusto”, realizzando un progetto di forestazione urbana, attraverso un piano d’azione che, grazie al supporto tecnico-scientifico e risorse economiche dedicate, permetta, ad esempio, di creare nuovi viali alberati, valorizzare quelli già esistenti e piantare “almeno un nuovo albero per ogni abitante”. In quest’ottica, particolare attenzione deve essere posta alle aree urbane, sostenendo i progetti esistenti e promuovendone di nuovi.
Una gestione dal basso del Parco agricolo Sud
La riforma del Parco agricolo Sud, che interessa 47 mila ettari di parco alle porte di Milano, deve essere gestita in maniera coordinata e condivisa con le amministrazioni locali. Tutelare il nostro patrimonio ambientale dalla speculazione edilizia, dando voce alle amministrazioni locali e ai cittadini, deve essere la priorità per sviluppare una rete territoriale in grado di far fronte alla crisi climatica e prevenire i suoi effetti più negativi.
Riqualificazione energetica
Agendo in un primo momento sugli edifici pubblici, attraverso bandi e risorse dedicate, i comuni lombardi potranno intervenire per ridurre il consumo energetico, che a oggi rappresenta una quota ingentissima della spesa pubblica e un fattore di inquinamento ambientale.
Regione Lombardia deve anche sostenere, attraverso la sua capacità economica e organizzativa, la nascita di comunità energetiche rinnovabili nelle città e nei territori, che rappresentano un’innovativa e straordinaria opportunità per cittadini e gli enti locali. La Regione può e deve fare da catalizzatore economico e organizzativo per far investire comuni, condomini, borghi e quartieri in soluzioni energetiche di produzione e condivisione di energia alternativa.
Combattere la crisi idrica
Le secche estive del Po sono un vero e proprio disastro ambientale ed economico. Sono necessari investimenti pubblici regionali per migliorare i bacini di raccolta d’acqua e ridurre lo spreco degli acquedotti. La gestione delle abbondanti risorse idriche della regione Lombardia deve essere ripensata, per garantire un approvvigionamento costante.